Green Economy

Per Green economy si intende un modello di sviluppo che pone l’attenzione sulla qualità della vita, sulla tutela dell’ambiente e sullo sviluppo sostenibile, con il fine di ridurre i rischi ambientali ed ecologici collegati allo sfruttamento intensivo delle risorse del nostro pianeta.
L’Unione Europea ha approvato il Green Deal: in arrivo nei prossimi 10 anni, 1.000 Miliardi per l’Economia Verde e la lotta ai cambiamenti climatici.
In Italia le imprese eco, rappresentano il 10,3% della produzione totale.

Il cambiamento climatico, ha conseguenze non solo sul futuro della Terra ma anche sull’economia internazionale, la stima economica degli effetti disastrosi di eventi collegati al cambiamento climatico ha già raggiunto i 290 miliardi di euro.
Ridurre tali costi potrebbe incrementare il Pil dei Paesi G20 del 4,7% netto entro il 2050. La Green Economy cerca quindi di innescare un meccanismo virtuoso, che permetta di gestire al meglio le risorse, ottimizzando quanto più possibile la produzione e portando ad una crescita del PIL.

La Terra fatica sempre di più a sostenere l’impatto dell’uomo e di conseguenza, quello che si deve avere con la Green Economy è l’applicazione di un tipo di sviluppo sostenibile, che porti a crescere il Paese e a non impattare sulla natura. In questo quadro l’ambiente viene infatti visto come un fattore di crescita economica per l’uomo, dal momento che l’impoverimento delle risorse e il consumo eccessivo delle materie prime comporta anche un aumento di prezzo delle stesse e quindi un danno dal punto di vista dell’economia.

L’incentivazione dell’economia verde permette anche la creazione di nuovi posti di lavoro, che spesso vengono indicati in gergo con il termine inglese “green jobs”, questo porta quindi ad un miglioramento del mercato del lavoro in molti ambiti come l’agricoltura, la produzione di energie rinnovabili, la bioarchitettura, il riciclo e tanti altri settori.

Il problema principale della Green economy è che però richiede una trasformazione profonda della società, che spesso però la comunità non è in grado ancora di mettere in atto o concepire.
In primo luogo deve avvenire una presa di coscienza da parte delle aziende che devono farsi carico di quella che in inglese viene definita corporate social responsibility, responsabilità sociale d’impresa, che prevede l’impegno da parte dell’azienda nell’azione di strumenti e tecnologie che mirino a impattare il meno possibile sull’ambiente.

Negli USA ad esempio sono stati creati degli enti che aiutano le aziende nella crescita economica sostenibile. Il Sustainability Accounting Standards Board è proprio un organo di questo tipo, nato nel 2011 e indipendente, favorisce la divulgazione di informazioni sulla sostenibilità delle aziende a favore degli investitori.

Esistono inoltre molti studi al riguardo, che dimostrano come le aziende che adottano politiche di questo tipo siano alla fine anche quelle che rendono meglio sul mercato. Uno studio del Boston Consulting Group, datato ormai 2016, ha messo in luce come gli “investitori premino le performance migliori sui temi ambientali con valutazioni tra il 3% e il 19% maggiori delle performance medie”.

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